venerdì 4 giugno 2010
Bla Bla Bla
Ecco un nuovo posto in cui blablare: da un tetto. Da così in alto è più facile distinguere le cose, recuperare la prospettiva giusta e lontana che la miopia mi ha tolto. E non parlo solo di diottrie perse sui libri del Battello a vapore e Topolino, nè su videogiochi e giochi di ruolo, nè sui tomi dell'università. Non è colpa della luce, che è sempre troppo poca, ma del fatto che quando si legge si è troppo vicini, troppo dentro alle parole. E così, a forza di sguerciarsi ed immedesimarsi, quando ore svolazzano e non si è combinato niente, alzo lo sguardo e non distinguo più le forme reali. La stanza in quel momento è popolata di personaggi, evanescenti e translucidi. Quando mi avvicino alla finestra, il vento mi schiaffeggia e mi riporta all'ordine, la città mi abbaglia con le sue luci, mi colpisce in faccia con i profumi come una palla da demolizione (cit.) e mi ricorda che ho lasciato il caffè sul fuoco.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento